“Critica della ragione manageriale e della consulenza" (ed. EMP), Luigino Bruni spiega perché l’economia ha bisogno di virtù diverse da quelle economiche (in libreria dall’11 settembre) Il libro delle Edizioni Messaggero Padova verrà presentato al Festival Francescano di Bologna domenica 24 settembre alle ore 17.00 (Palazzo d'Accursio, Cappella Farnese). Con l’autore dialoga Alberto Vela
Possono le virtù, ieri generate altrove, oggi essere prodotte dalle imprese? Come mai nelle aziende si parla di “risorse umane” e non di “esseri umani”? Perché si assiste al fenomeno delle “grandi dimissioni”, ovvero milioni di lavoratori, spesso giovani, che lasciano il proprio impiego senza alternative? L’economista Luigino Bruni nel suo nuovo libro Critica della ragione manageriale (e della consulenza), appena pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova, passa in rassegna questi fenomeni e li rilegge in profondità facendo costante riferimento all’umanesimo biblico. Condensata in poco più di 100 pagine nasce così una critica, nel senso kantiano del termine, della ragione manageriale e della consulenza che stanno diventando sempre più la “ragione” non solo dell’economia, ma dell’intera vita sociale, dalla scuola alle chiese. Non una critica alle “persone” dei manager, si badi, ma una critica al “sistema di governance” delle organizzazioni moderne. L’autore legge l’attualità, smascher